

Nella serie di esposizioni
organizzate dalla Pinaco-
teca Nazionale di Bologna
vanno assumendo sempre
maggiore importanza le
mostre dedicate all’arte del
Novecento, con un occhio
particolare a momenti, o
artisti, rimasti fino ad ora
in ombra. Il periodo della
Grande Decorazione di Si-
roni è il protagonista di una
rassegna che si tiene fino al
7 marzo prossimo e che ri-
costruisce il
corpus
delle
opere monumentali - affre-
schi, mosaici, sculture, ve-
trate, allestimenti esposi-
tivi - realizzate da Sironi
tra la fine degli anni Venti
e gli inizi degli anni Qua-
ranta del Novecento.
Lamostra, che riunisce qua-
ranta opere di grandi di-
mensioni e oltre 150 dise-
gni e tempere, nasce da quasi
venti anni di studi sironiani,
e sarà integrata dalla pub-
blicazione di una ricca mo-
nografia sulla Grande De-
corazione, nella quale ver-
ranno riprodotte tutte le
opere presentate nella ras-
segna attualmente in corso.
Provenendo dall’esperienza
futurista prima, e in seguito
dal gruppo di “Novecento”
che si era formato a Milano
nel 1922 - accomunato nella
ricerca di «limpidità nella
forma e compostezza nella
concezione», come scriveva
Margherita Sarfatti - Ma-
rio Sironi aveva elaborato
una propria sociologia del-
l’arte, nella quale si privi-
legiava l’affresco al posto
del quadro, cioè l’opera de-
stinata al pubblico anziché
al privato, considerando
il quadro “da cavalletto” un
fenomeno ottocentesco or-
mai anacronistico. Secondo
Sironi, la pittura doveva ri-
prendere la sua funzione
pubblica ritornando a ve-
stire le architetture come
aveva fatto nei grandi se-
coli dell’arte; allo stesso
modo l’artista doveva ritor-
nare a farsi interprete di va-
lori comuni, riportando la
pittura da un esecizio egoi-
stico e privato del proprio
talento ad un’espressione
di valori morali condivisi
dalla collettività. Nel
Ma-
nifesto della pittura murale
del 1933, di cui Sironi fu
il principale ispiratore in-
sieme con Carrà, si legge:
«l’arte viene ad avere una
funzione sociale: una fun-
zione educatrice. Essa deve
tradurre l’etica del nostro
tempo. Deve dare unità di
stile e grandezza di linee al
vivere comune. L’arte così
tornerà ad essere quello che
fu nei suoi periodi più alti
e in seno alle più alte ci-
viltà: un perfetto strumento
di governo spirituale».
Le prime opere progettate
da Sironi secondo questi
principi per una commit-
tenza pubblica risalgono al
1928, con il Padiglione del
giornale “Popolo d’Italia”
alla Fiera di Milano e il Pa-
diglione italiano all’Espo-
sizione della Stampa di Co-
lonia, realizzati entrambi
in collaborazione con l’ar-
chitetto Giovanni Muzio.
Per arrivare all’inserimento
di elementi decorativi mo-
numentali in una di que-
ste strutture a carattere tem-
poraneo, bisogna attendere
l’anno successivo, con il Pa-
diglione della Stampa al-
l’Esposizione Internazio-
nale di Barcellona, deco-
rato da una serie di rilievi
in gesso, di cui restano oggi
solo alcuni bozzetti. Dopo
il disegno per una vetrata
destinata alla Galleria delle
Arti Grafiche in occasione
della Triennale del 1930 -
che sarebbe poi stata sman-
tellata alla fine dell’espo-
sizione - la prima grande
realizzazione concepita da
Sironi per una struttura
permanente è la vetrata per
lo scalone dell’attuale Mi-
nistero delle Attività Pro-
duttive a Roma, edificio
costruito nel 1931-32 su
progetto di Marcello Pia-
centini.
La vetrata,
La Carta del La-
voro
, occupa uno spazio
complessivo di circa set-
tantacinquemetri quadrati
suddivisi in tre parti, e come
già richiamato dal titolo,
sviluppa un soggetto che
sarà un
leit-motiv
prevalente
in tutta la produzione si-
roniana di opere monu-
mentali, quello delle arti
e mestieri, già trattato pe-
raltro più volte dall’artista
nelle opere pittoriche de-
gli anni Venti. La parte cen-
trale è occupata da una scena
La decorazione murale di Mario Sironi
n° 313 - gennaio 2004
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Lucia Aleotti -
Redazione, corrispondenza
: «Minuti» Via Sette Santi n.1 - 50131 Firenze -
www.fondazione-menarini.itMario Sironi: L’Astronomia
: cartone preparatorio
per l’affresco
L’Italia tra le arti e le scienze
nell’Aula
Magna dell’Università La Sapienza a Roma
Mario Sironi: Vittoria alata: cartone preparatorio per l’affresco
L’Italia tra le arti e le scienze