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35 - giugno 2017 -

Minuti

Attuali concetti sulla rinosinusite

acuta dell’adulto

ANN M. ARING, MIRIAM M. CHANG OhioHealth Riverside Methodist Hospital USA

La rinosinusite acuta rappresenta una delle condizioni patologiche con le quali il medico ha più frequentemente a

che fare a livello ambulatoriale. Nella maggior parte dei casi la patologia è causata da infezioni virali delle vie respi-

ratorie superiori. Secondo una meta-analisi condotta su dati individuali di pazienti, i segni ed i sintomi clinici più

comuni della rinosinusite acuta non sono utili per l’individuazione dei pazienti che trarrebbero beneficio da un trat-

tamento con antibiotici. La determinazione dei livelli di proteina-C reattiva e della velocità di eritrosedimentazione

sono in certa misura utili per confermare una diagnosi di sinusite mascellare batterica acuta. Quattro segni e sin-

tomi aumentano in maniera significativa le probabilità di una eziologia batterica: aggravamento dei sintomi dopo

un miglioramento iniziale, rinorrea purulenta, velocità di eritrosedimentazione superiore a 10 mm per ora, secre-

zioni purulente in cavità nasale. Anche se i valori di

cutoff

variano in base alle linee-guida utilizzate, il trattamento

antibiotico va preso in considerazione nei casi in cui i sintomi nonmigliorano entro 7-10 giorni, oppure presentano

un peggioramento. Il trattamento antibiotico di prima scelta comprende amoxicillina, associata o meno ad acido

clavulanico. Le attuali linee-guida consigliano un approccio che prevede un’attenta osservazione del paziente per i

primi 7-10 giorni dopo la comparsa dei primi sintomi a carico delle vie respiratorie superiori. Le evidenze disponi-

bili sulla somministrazione di analgesici, corticosteroidi per via intranasale, irrigazioni nasali con soluzione salina

sono scarse. Ciò nonostante, queste terapie possono essere utilizzate come trattamento sintomatico nei primi 10

giorni dopo la comparsa di un’infezione delle vie respiratorie superiori. Nella valutazione di un paziente con rinu-

sinusite acuta non complicata non sono indicati esami radiografici. Nei pazienti che non rispondono al trattamento

può essere utile una tomografia computerizzata dei seni paranasali, senza mezzo di contrasto; l’esame può consen-

tire di individuare complicanze o alterazioni anatomiche. Nei casi in cui i sintomi persistono malgrado un tratta-

mento medico a pieni dosaggi, oppure si sospettano complicanze rare è consigliabile indirizzare il paziente ad un

otorinolaringoiatra. (Am Fam Physician. 2016; 94 (2): 97-105.

© 2016 American Academy of Family Physicians

).

I

sintomi di rinosinusite acuta si manifestano quando

il rivestimento mucoso dei seni paranasali e della

cavità nasale va incontro a infiammazione. Dal

momento che la mucosa nasale è contigua alla mu-

cosa dei seni paranasali, l’infiammazione dei seni in

assenza di infiammazione della mucosa nasale è rara.

Anche se il processo viene comunemente denomi-

nato sinusite, la definizione di rinosinusite è più cor-

retta. Negli Stati Uniti la rinosinusite interessa ogni

anno un soggetto adulto su 7, con più di 30 mi-

lioni di diagnosi per anno.

1

Sempre negli Stati Uniti,

la rinosinusite rappresenta la quinta diagnosi più co-

mune per la quale vengono prescritti antibiotici.

1-3

Il trattamento della rinosinusite acuta e cronica è as-

sociato a costi diretti superiori a 11 miliardi di dol-

lari l’anno, senza contare l’impatto economico deri-

vante dalla perdita di produttività associata alla pa-

tologia.

1

Definizione

La

American Academy of Otorinolaringology-Head and

Neck Surgery

(AAO-HNS) classifica la rinosinusite

in diversi sottotipi, in base alla durata dei sintomi.

La definizione di rinosinusite acuta viene riservata ai

casi con durata inferiore a 4 settimane, mentre in pre-

senza di sintomi di durata compresa tra 4 e 12 set-

timane viene utilizzata la definizione di sinusite su-

bacuta

3

, e per durate superiori a 12 settimane si parla

di rinosinusite cronica. La rinosinusite acuta viene

ulteriormente suddivisa tra forme batteriche e virali.

Eziologia

La rinosinusite batterica acuta può essere causata da

diversi fattori (Tabella 1).

5,6

La patologia è più fre-

quentemente la conseguenza di un’eziologia virale

associata ad infezioni delle vie respiratorie superiori.

1-

4,7

I fattori fisiopatologici di importanza chiave sono

l’edema della mucosa dei seni paranasali, l’ostruzione

degli osti sinusali ed una diminuzione dell’attività

muco-ciliare. La conseguenza è una stagnazione delle

secrezioni, con lo sviluppo di un ambiente favore-

vole alla proliferazione batterica.

1,2,5

Nei pazienti

adulti con sospetto di sinusite mascellare acuta, svi-

luppatasi in seguito ad un’infezione virale delle vie

respiratorie superiori, circa la metà dei casi presenta

pus omuco-pus nell’aspirato sinusale, e circa un terzo

presenta una crescita batterica all’esame coltu-

rale.

8,9

Nella rinosinusite batterica contratta in am-

biente extra-ospedaliero i microrganismi batterici

più frequentemente coinvolti sono

Streptococcus pneu-

moniae, Haemophilus influenzae, Moraxella (Bran-

hamella) catharralis

. Nella rinosinusite virale gli agenti