26 - giugno 2017 -
Minuti
doni sessuali.
23,25
In presenza di neoplasie di stadio avanzato e di sta-
dio II viene consigliata una chemioterapia adiu-
vante, da condurre dopo l’intervento chirurgico; la
chemioterapia non è in genere indicata in presenza
di neoplasie limitate all’ovaio.
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L’associazione post-
chirurgica di chemioterapia intraperitoneale e per
via endovenosa aumenta, rispetto alla chemiotera-
pia endovenosa da sola, di 12 mesi i tassi mediani
di sopravvivenza, e rappresenta attualmente il trat-
tamento standard per le neoplasie di stadio avan-
zato. La chemioterapia neoadiuvante (pre-chirur-
gica) non presenta vantaggi rispetto alla chemiote-
rapia post-chirurgica.
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Le evidenze disponibili non
supportano l’esecuzione di
routine
di una che-
mioterapia di mantenimento successivamente al ci-
clo primario.
31
Screening
Le modalità più studiate per lo
screening
del carci-
noma ovarico sono l’ecografia transvaginale e la de-
terminazione dei livelli di CA125.
16,32,33
Secondo
uno studio clinico condotto negli Stati Uniti
Valutazione e trattamento del carcinoma ovarico
*
I sintomi comprendono gonfiore addominale, dolore pelvico o addominale, difficoltà ad alimentarsi o sensazione di sazietà precoce, minzione im-
periosa o pollachiuria senza altre cause evidenti. I segni comprendono una massa pelvica sospetta o apprezzabile alla palpazione, ascite, distensione
addominale. In rari casi un carcinoma ovarico può presentarsi con linfoadenopatia sopraclavicolare, noduli tumorali, sindromi paraneoplastiche.
§
L’esame obiettivo, comprendente l’esame addominale/pelvico andrebbe condotto con vescica vuota.
#
L’ecografia transvaginale rappresenta il test di scelta in caso di masse annessiali sospette. Un esame da prendere in considerazione è la
determinazione dei livelli di CA125. Altri esami, se indicati, comprendono: esami di
imaging
del torace, emocromo, esami ematochimici,
altri esami di
imaging
(radiografia del torace, tomografia computerizzata, o
imaging
mediante risonanza magnetica) e altri marcatori
tumorali (inibina A/B, beta gonadotropina corionica umana, alfa-fetoproteina, lattato deidrogenasi).
°
Le caratteristiche comprendono: evidenze di malattia metastatica; masse annessiali complesse sospette o persistenti; volume ovarico >20
mL in donne non gravide prima della menopausa o >10 mL in donne dopo la menopausa; CA125 >200 U/mL (200 kU/L) in donne
prima della menopausa o qualsiasi innalzamento dopo la menopausa.
°°
Indicazioni per l’invio della paziente a un oncologo ginecologico in base alle linee-guida di
American College of Obstetricians and
Gynecologists
. In donne dopo la menopausa: aumento livelli CA125, ascite, massa pelvica nodulare o fissa, evidenze di metastasi
addominali o a distanza, storia familiare ad alto rischio. In donne prima della menopausa: livelli di CA125 >200 U/mL, ascite,
evidenze di metastasi addominali o a distanza, storia familiare ad alto rischio
Sì
Sì
Sì
No
No
No
La donna riferisce segni o sintomi potenzialmente associati a carcinoma ovarico?
*
Anamnesi ed esame obiettivo,
§
compresa
la valutazione del rischio genetico
Sospetto di carcinoma ovarico
o di altre masse annessiali?
Sì
No
Ulteriore
valutazione o invio
a uno specialista
(es. a livello
gastrointestinale), in
base alla situazione
clinica
Normale
Ecografia
transvaginale e altri
esami (es. CA125)
#
Si vada ad
A
Risultati abnormi
o di sospetto per
un carcinoma
ovarico
°
Invio della paziente a un oncologo ginecologico
(valutazione, diagnosi, stadiazione, chirurgia di
riduzione del rischio)
°°
A
Valutazione del rischio
Storia personale o familiare di
aumento del rischio (Tabella 3)?
Invio a uno specialista
per
counseling
ed esami
genetici
Rischio intermedio di
carcinoma ovarico
Portatrice di una
mutazione genetica
ad alto rischio?
Tutte le mutazioni
ad alto rischio
Prendere in considerazione
trattamento cronico con
contraccettivi orali, se
clinicamente appropriato