22 - giugno 2017 -
Minuti
mento cronico (4 anni o più) con contraccettivi
orali riduce circa del 50% il rischio di carcinoma
ovarico.
18
Anche l’utilizzazione di medrossiproge-
sterone, la salpingectomia, la legatura delle tube e
l’allattamento al seno riducono il rischio; le evi-
denze in favore di un ruolo per multiparità, me-
narca tardivo e menopausa precoce sono invece
meno chiare.
11,19,20
Presentazione clinica
Circa il 60% delle donne con carcinoma ovarico
presenta una malattia metastatica al momento della
diagnosi, in quanto in fase precoce la neoplasia è
solitamente asintomatica.
1
In fase più avanzata i
carcinomi ovarici causano dei sintomi, che sono
tuttavia solitamente aspecifici, e non vengono ri-
conosciuti come sintomi da carcinoma.
In uno studio riguardante 1.709 donne con carci-
noma ovarico, il 72% delle pazienti riferiva sintomi
come dolore lombare, facile affaticabilità, do-
lore/sensazione di gonfiore addominale, stipsi, sin-
tomi urinari presenti per 3 mesi o più prima della
diagnosi; il 35% delle pazienti riferiva la presenza
di sintomi per almeno 6 mesi.
21
Uno studio casi-
controlli ha proposto un indice basato su 6 sintomi,
ed ha osservato che la presenza di uno qualsiasi di
tali sintomi (dolore pelvico, dolore addominale, au-
mento delle dimensioni dell’addome, sensazione di
gonfiore addominale, difficoltà di alimentazione,
sazietà precoce) per almeno 12 giorni al mese nei
precedenti 12 mesi presenta una bassa sensibilità
(56,7%) per il carcinoma ovarico in fase precoce,
ma una sensibilità più elevata (79,5%) per la neo-
plasia in fase avanzata. La specificità è risultata pari
a 90% tra le donne di età superiore o uguale a 50
anni, ed a 86,7% tra le donne di età inferiore a 50
anni.
22
La sensibilità dell’approccio è risultata bassa
in quanto molte pazienti erano asintomatiche, op-
pure presentavano sintomi diversi rispetto a quelli
menzionati.
21-23
In aggiunta a sintomi aspecifici, il carcinoma ova-
rico si può presentare anche sotto forma di una sin-
drome paraneoplastica, come degenerazione cere-
bellare subacuta, insorgenza improvvisa di chera-
tosi seborroica (segno di Leser-Trélat), eventi trom-
botici venosi spontanei (altrimenti non spiegabili),
ricorrenti o migranti (sindrome di Trousseau). Una
malattia avanzata può presentarsi con sintomi in-
dicativi di una diffusione regionale o metastatica,
come ostruzione del colon o dell’uretere, dispnea.
3,17
Un’eccezione alla tipica presentazione tardiva del
carcinoma ovarico è data dai tumori stromali dei
cordoni sessuali, che causano manifestazioni clini-
che associate alla produzione di ormoni, come pu-
bertà precoce, emorragie uterine abnormi, viriliz-
zazione; nel 70% dei casi questi tumori vengono
diagnosticati quando sono ancora in stadio I.
24
Valutazione diagnostica
Anamnesi
La valutazione della paziente deve essere impostata
in base alla raccolta anamnestica dei sintomi di pre-
Tabella 2.
Sindromi genetiche associate ad un aumento del rischio di carcinoma ovarico
Sindrome
Mutazioni genetiche
Caratteristiche/epidemiologia
Rischio di carcinoma ova-
rico nel corso della vita
Sindrome ereditaria da
carcinoma della mam-
mella e ovarico
Soppressori tumorali
BRCA1
e
BRCA2
,
probabilmente altri
10 volte più frequente in ebrei Ashkenhazi;
associata a carcinomi di mammella, ovaio,
tube, peritoneali e pancreatici
BRCA1
: 25-65%;
BRCA2
: 10-30%
Carcinoma colon-rettale
ereditario non-poliposi-
co (sindrome di Lynch)
MLH1, MLH3, MSH2,
MSH6, TGFBR2,
PMS1, PMS2
Aumento del rischio di carcinoma del colon,
endometriale e ovarico
10%
Poliposi associata
a
MUTYH
MUTYH
Polipi a livello di colon e intestino tenue; au-
mento del rischio di carcinoma del colon e
di altri carcinomi, comprendenti carcinomi
delle ovaie e della vescica
Non sono disponibili
dati di buona qualità
Sindrome di Peutz-
Jeghers
STK11
Polipi dello stomaco e dell’intestino in
teenager
;
aumento del rischio di carcinomi di esofago,
stomaco, intestino tenue e colon, così come di
carcinomi ovarici epiteliali e di tumori stromali
(tumori dei cordoni sessuali con tubuli anulari)
Non sono disponibili
dati di buona qualità
Sindrome tumorale amar-
tomatosa legata a
PTEN
PTEN
Rischio aumentato di disturbi della tiroide e
di carcinomi di tiroide, mammella e ovaio
Non sono disponibili
dati di buona qualità
Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 10, 11, 13 e 14