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Diagnosi e trattamento

del carcinoma ovarico

CHYKE A. DOUBENI, ANNA R. B. DOUBENI, ALLYSON E. MYERS Perelman School of Medicine, University

of Pennsylvania USA

Il carcinoma ovarico è il più letale tra i carcinomi di interesse ginecologico. Meno della metà delle pazienti so-

pravvive per più di 5 anni dopo la diagnosi. Il carcinoma ovarico interessa donne di tutte le età, ma la diagnosi

avviene più comunemente dopo la menopausa. In più del 75% dei casi al momento della diagnosi la malattia

è in fase avanzata; nelle fasi iniziali la malattia è solitamente asintomatica, ed i sintomi della malattia avanzata

sono spesso aspecifici. I principali fattori di rischio sono l’età avanzata ed una storia familiare di carcinoma ova-

rico o di carcinoma della mammella. Le donne con sintomi di sospetto devono sottoporsi ad esame obiettivo,

ecografia transvaginale, misurazione di biomarcatori come l’antigene tumorale 125. Se gli esami confermano

il sospetto di carcinoma ovarico la paziente va inviata ad uno specialista oncologo ginecologico. Malgrado i bassi

tassi di diagnosi precoci, le linee-guida disponibili non consigliano l’esecuzione di

routine

di esami di

scree-

ning

per il carcinoma ovarico in donne con rischio intermedio di sviluppare la neoplasia; in queste donne gli

esami di

screening

, compresa l’esecuzione di

routine

di esami della pelvi, sono infatti inefficaci ed associati a

rischi. Uno studio recente ha descritto un potenziale effetto benefico di

screening

annuali condotti utilizzando

un algoritmo basato su misurazioni seriate dei livelli di antigene tumorale 125, seguite (secondo quanto in-

dicato dall’algoritmo) da ecografie transvaginali nelle donne con un aumento del rischio. Le donne con sto-

ria familiare a rischio devono ricevere un

counseling

genetico; nei casi in cui vengono individuate determinate

mutazioni (es. mutazioni

BRCA

), per ridurre il rischio occorre prendere in considerazione una salpingo-ova-

riectomia bilaterale. Sia nelle donne esposte ad un rischio intermedio sia tra le donne ad alto rischio l’utiliz-

zazione cronica di contraccettivi ormonali riduce il rischio circa del 50%. Il trattamento del carcinoma ovarico

presuppone in genere un intervento chirurgico, associato o meno a chemioterapia intraperitoneale e endove-

nosa. Il medico di base riveste un ruolo importante nella sorveglianza post-trattamento e nell’assistenza alle

pazienti terminali. (

Am Fam Physician

. 2016; 93 (11): 937-944.

Copyright

© 2016

American Academy of Fa-

mily Physicians

).

I

l carcinoma ovarico è il più letale tra i carcinomi

di interesse ginecologico. La neoplasia interessa

donne di qualsiasi età, ma la diagnosi avviene

più frequentemente in donne di età compresa tra

55 e 64 anni.

1,2

In circa il 90% dei casi si tratta di

un carcinoma ovarico epiteliale, che interessa pri-

mariamente donne in post-menopausa. I tumori a

cellule germinali, che interessano primariamente

donne nella prima parte della terza decade di vita,

rappresentano il 5% dei carcinomi ovarici, mentre

i tumori stromali dei cordoni sessuali, che secer-

nono ormoni steroidei e possono svilupparsi a qual-

siasi età (ma più frequentemente nella sesta decade

di vita), sono responsabili dei casi restanti.

3,6,7

Il fat-

tore prognostico più importante è la precocità della

diagnosi, quando la neoplasia è ancora di piccole

dimensioni e confinata alle ovaie

1,3,4,7

(Tabella

1

1,4-7

). Solo il 45% delle donne con carcinoma ova-

rico sopravvive per almeno 5 anni dal momento

della diagnosi.

1

Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è

del 92% per le donne con carcinoma ovarico epi-

teliale di stadio I, e solo del 17-28% per le pazienti

con malattia più avanzata.

1,5

Epidemiologia

Nella popolazione generale il rischio complessivo

nel corso della vita di sviluppare un carcinoma ova-

rico è pari solo a 1,3%, e la neoplasia è responsabile

dell’1,3% di tutte le nuove diagnosi di carcinoma;

ciò nonostante, il carcinoma ovarico rappresenta

tra le donne la quinta più importante causa di morte

da carcinomi.

1,8

Secondo alcune stime, negli Stati

Uniti nel corso del 2016 sono stati diagnosticati più

di 22.200 nuovi casi di carcinoma ovarico, con più

di 14.200 decessi attribuibili al carcinoma. I tassi

di incidenza e di mortalità hanno presentato una

lieve diminuzione nel corso degli ultimi 4 decenni;

1

tale diminuzione potrebbe essere attribuita all’au-

mentata utilizzazione di contraccettivi ormonali,

nonché alla diminuita utilizzazione di ormoni post-

menopausa.

9

Fattori di rischio

Sindromi genetiche

Alcune sindromi genetiche familiari rappresentano

19 - giugno 2017 -

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