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25 - giugno 2017 -

Minuti

nel distinguere tra lesioni annessiali benigne e

maligne sono pari, rispettivamente, a 86-94% ed a

94-96%.

26,27

Esami di laboratorio

Nei casi in cui si sospetta un carcinoma ovarico il

medico deve richiedere un emocromo completo,

esami ematochimici comprendenti gli esami di fun-

zionalità epatica ed i livelli di calcio (per valutare

l’eventuale presenza di sindromi paraneoplastiche),

nonché i livelli di alcuni biomarcatori sierici. Il bio-

marcatore comunemente utilizzato è l’antigene tu-

morale 125 (

cancer antigen 125

, o CA125); l’utilità

diagnostica dell’esame dipende tuttavia dal rischio

di malattia e dallo stadio della neoplasia.

Complessivamente, i livelli di CA125 risultano ele-

vati nell’80% dei carcinomi ovarici epiteliali, ma

solamente nel 50% delle neoplasie in fase precoce.

17

I livelli di CA125, inoltre, possono essere elevati

anche in presenza di condizioni benigne, come en-

dometriosi e fibromi.

2,17,23,25

Specificità e valore pre-

dittivo positivo di CA125 sono più elevati dopo

la menopausa, almeno in parte a causa della pro-

babilità pre-esame più elevata per il carcinoma e

della prevalenza più bassa di lesioni benigne.

Sono attualmente in fase di studio altri bio-marca-

tori sierici, compresa la proteina 4 dell’epididimo

umano (

human epididimys protein

4, HEA4), gli-

coproteina espressa in circa un terzo dei carcinomi

ovarici che non esprimono CA125. HEA4 viene

principalmente utilizzata per valutare la progres-

sione della malattia e per il monitoraggio di reci-

dive. Risultati positivi per HEA4 o CA125 possono

migliorare fino a 83,8% ed a 98,5%, rispettiva-

mente, sensibilità e specificità dell’indice basato sui

6 sintomi discusso in precedenza.

28

I biomarcatori per carcinomi ovarici non-epiteliali

comprendono inibina A/B per i tumori stromali

dei cordoni sessuali, i livelli sierici di

α

-fetoproteina

e la ß-gonodotropina corionica umana per i tumori

delle cellule germinali.

Invio della paziente ad uno specialista

Le donne con una storia familiare ad alto rischio

devono sottoporsi ad esami genetici.

13,16

Le donne

in cui la valutazione diagnostica (esami di

ima-

ging

e di laboratorio) suggerisce la presenza di un

carcinoma ovarico devono essere indirizzate ad un

oncologo ginecologico (Figura 1). Altre chiare in-

dicazioni all’intervento di uno specialista sono il ri-

scontro di livelli sierici di CA125 superiori a 200

U/mL (200 kU/L) in una donna prima della me-

nopausa, oppure di un aumento di qualsiasi en-

tità dei livelli di tale biomarcatore dopo la meno-

pausa, il riscontro di masse pelviche nodulari o fisse,

evidenze di metastasi, o di ascite da causa impre-

cisata.

L’invio della paziente ad uno specialista è indicata

anche nei seguenti casi: donne in cui l’ecografia

transvaginale evidenzia masse annessiali sospette o

complesse, che persistono ad esami di

imaging

di

follow-up

condotti dopo un breve intervallo di tempo

(tipicamente 1-3 mesi); donne prima della meno-

pausa e non in gravidanza con volume ovarico su-

periore a 20 mL; donne dopo la menopausa con vo-

lume ovarico superiore a 10 mL.

23

Trattamento

Il trattamento primario del carcinoma ovarico è chi-

rurgico. La chirurgia consente la stadiazione della

neoplasia e la citoriduzione (riduzione della massa

neoplastica), e nelle neoplasie limitate all’ovaio l’in-

tervento può essere curativo.

23,25

Interventi chirur-

gici volti a preservare la fertilità della donna,

come la salpingo-ovariectomia monolaterale, man-

tengono l’utero e l’ovaio controlaterali, e rappre-

sentano un’opzione terapeutica in donne con car-

cinomi ovarici epiteliali invasivi in stadio precoce,

lesioni con basso potenziale maligno (ad esempio

con cellule istologicamente abnormi giudicate a

basso rischio di sviluppo verso un carcinoma), tu-

mori a cellule germinali, tumori stromali dei cor-

Tabella 4.

Possibili cause di masse apprezzabili alla

palpazione durante l’esame pelvico che possono

essere confuse per un carcinoma ovarico

Ginecologiche

Non-ginecologiche

Benigne

Gravidanza

ectopica

Endometrioma

Cisti funzionale

Leiomioma

Teratoma maturo

Cistoadenoma

mucinoso

Cistoadenoma

sieroso

Ascessi tubo-ovari-

ci o idrosalpinge

Benigne

Ascessi dell’appendice o muco-

cele

Diverticoli vescicali

Ascessi diverticolari

Tumori delle guaine mieliniche

Cisti paratubali

Rene pelvico

Diverticoli ureterici

Maligne

Carcinomi gastrointestinali

Metastasi

Sarcoma retroperitoneale

Carcinomi gastrointestinali

Metastasi

Sarcoma retroperitoneale

Informazioni tratte dalla referenza bibliografica 23