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Valutazione del dolore oculare

MATTHEW PFLIPSEN, MARIAMA MASSAQUOI, SUZANNE WOLF, Tripler Army Medical Center, Honolulu,

Hawaii USA

Problemi all’occhio sono responsabili del 2-3% di tutte le visite condotte a livello ambulatoriale o in un pronto

soccorso. Le più comuni condizioni oculari che possono causare dolore sono congiuntiviti, abrasioni corneali,

orzaiolo; alterazioni oculari più gravi comprendono glaucoma ad angolo acuto, cellulite orbitaria, cheratite er-

petica. La raccolta anamnestica deve focalizzarsi su alterazioni della capacità visiva, sensazione di corpi estra-

nei, fotofobia e sui sintomi associati, come ad esempio cefalea. L’esame obiettivo deve comprendere una

valutazione dell’acutezza visiva ed un esame sistematico di congiuntiva, palpebre, sclera, cornea, pupille, ca-

mera anteriore, uvea anteriore. È spesso necessaria una valutazione più approfondita, condotta mediante co-

lorazione con fluoresceina e tonometria. Il dolore oculare può essere la prima manifestazione di un’emergenza

oftalmica, ed il medico deve valutare l’opportunità di inviare il paziente ad uno specialista. Alcune condizioni

specifiche che necessitano l’intervento di un oftalmologo comprendono glaucoma ad angolo acuto, neurite ot-

tica, cellulite orbitaria, sclerite, uveite anteriore, cheratite infettiva. (

Am Fam Physician

. 2016; 93 (12): 991-

998.

Copyright

© 2016

American Academy of Family Physicians

).

P

roblemi a livello dell’occhio sono responsabili

del 2-3% di tutte le visite condotte a livello

ambulatoriale o presso un pronto soccorso.

1,2

Congiuntiviti, abrasioni corneali e orzaiolo sono

responsabili di più del 50% dei problemi all’oc-

chio.

1,2

Le alterazioni responsabili di dolore oculare

possono essere classificate in base all’area anatomica

di interessamento; nella maggior parte dei casi la

struttura interessata è la cornea. La maggior parte

delle condizioni che possono causare dolore ocu-

lare è associata a segni e sintomi oculari; una fa-

miliarità con la diagnosi differenziale consente al

medico di affrontare in maniera appropriata l’anam-

nesi e l’esame obiettivo (Tabella 1

3-20

e Tabella 2

11

).

Anamnesi

La valutazione anamnestica iniziale deve riguardare

eventuali diminuzioni o alterazioni della capacità

visiva. Il riscontro di dolore oculare associato ad una

diminuzione della capacità visiva impone l’inter-

vento immediato di un oftalmologo.

Una sensazione di corpo estraneo suggerisce un’al-

terazione corneale, come ad esempio abrasioni cor-

neali, ritenzione di un corpo estraneo, o una che-

ratite.

3

Una sensazione di bruciore, di sfregamento

o di sabbia negli occhi risulta invece più frequen-

temente associata a congiuntivite.

4

Nella valutazione di una cheratite il medico deve

indagare l’eventuale utilizzazione di lenti a contatto,

nonché le pratiche di utilizzazione delle lenti. Più

specificamente, la raccolta anamnestica deve com-

prendere le ore giornaliere di utilizzazione delle lenti;

l’abitudine ad utilizzare le lenti a contatto durante

le ore notturne; i protocolli di igiene; l’utilizzazione

di acqua del rubinetto per il risciacquo; l’abitudine

ad indossare le lenti durante il nuoto, bagni caldi o

docce. La cheratite batterica e la cheratite da

Acan-

thamoeba

sono associate ad una utilizzazione o ad

una conservazione inappropriate delle lenti a con-

tatto.

12,21,22

La fotofobia può essere un segno di un interessa-

mento corneale.

3

La maggior parte delle forme di

cheratite è associata a fotofobia e dolore oculare;

tali sintomi possono tuttavia manifestarsi anche in

pazienti affetti da uveite anteriore e meno fre-

quentemente in pazienti con cefalea emicranica.

5,23

Il riscontro di cefalea associata a dolore oculare può

suggerire alterazioni oftalmologiche e neurologi-

che, come glaucoma ad angolo acuto, sclerite, ce-

falea “a grappolo”, e meno frequentemente cefalea

emicranica.

3,5

La cefalea a grappolo si può mani-

festare con grave dolore oculare monolaterale, ptosi,

iniezione congiuntivale ipsilaterale, cefalea.

5,6

In un paziente affetto da determinate alterazioni

oculari occorre prendere in considerazione la pre-

senza di alcune patologie sistemiche. Uno studio,

ad esempio, ha descritto patologie reumatologiche

associate nel 50% dei pazienti con sclerite.

20

Se-

condo un altro studio il 40% dei pazienti con neu-

rite ottica sviluppa una sclerosi multipla nel corso

dei successivi 10 anni.

24

Anche se l’uveite è idiopa-

tica nel 60% dei casi, in presenza di uveite ricor-

rente o bilaterale il paziente va sottoposto ad esami

alla ricerca di patologie infiammatorie sistemiche e

di eziologie infettive.

3,25

Esame obiettivo

Per eseguire un esame obiettivo adeguato il medico

5 - giugno 2017 -

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