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17 - novembre 2018 - Minuti Artrite reumatoide: frequenti quesiti su diagnosi e trattamento AMY WASSERMAN, New York Medical College di Valhalla, New York (USA). L’artrite reumatoide è l’artrite inþammatoria sistemica che viene più frequentemente diagnosticata, ed è ca- ratterizzata da una prevalenza nel corso della vita, a livello mondiale, pari all’1%. Vengono più frequente- mente interessati dalla patologia le donne, i fumatori ed i soggetti con un’anamnesi familiare positiva. La diagnosi di artrite reumatoide va presa in considerazione quando si riscontra almeno un’articolazione con un’evidente tumefazione che non risulti meglio spiegata da un’altra patologia. In pazienti con artrite inþam- matoria il riscontro del fattore reumatoide e/o di anticorpi anti-peptide citrullinato, di un innalzamento dei livelli di proteina C-reattiva o della velocità di eritrosedimentazione è compatibile con la diagnosi di artrite reu- matoide. La malattia può interessare anche organi diversi dalle articolazioni, come polmoni, cute, occhi. Una diagnosi tempestiva consente di intraprendere precocemente un trattamento con farmaci antireumatici volti a modiþcare il decorso della malattia, e di ottenere outcome migliori. L’obiettivo del trattamento è di iniziare precocemente una terapia medica, allo scopo di ottenere una remissione della patologia o la minore attività patologica possibile. Il farmaco di prima scelta tipico per l’artrite reumatoide è il metotrexate. Nei casi in cui l’attività patologica persiste anche dopo la somministrazione di metotrexate possono essere somministrati altri farmaci volti a modiþcare il decorso della malattia, oppure farmaci biologici. Nella scelta del trattamento me- dico va presa in considerazione anche l’eventuale presenza di patologie associate, come infezioni da epatite B o C o da tubercolosi. Anche se l’artrite reumatoide è spesso una malattia cronica, in alcuni pazienti è possi- bile ridurre i dosaggi dei farmaci o interrompere il trattamento pur mantenendo una condizione di remis- sione a lungo termine. ( Am Fam Physician . 2018; 97 (7): 455-462. Copyright © 2018 American Academy of Family Physicians ). L’ artrite reumatoide è la più comune artrite in- þammatoria auto-immunitaria, ed è carat- terizzata da una prevalenza nel corso della vita, a livello mondiale, pari all’1%. 1 La malattia esercita un impatto signiþcativo sulle attività lavo- rative e della vita di tutti i giorni, nonché sui tassi di mortalità. 2-4 Il presente articolo passerà in rasse- gna alcuni frequenti quesiti sulla diagnosi ed il trat- tamento dell’artrite reumatoide, fornendo delle ri- sposte basate su evidenze. Quale è la presentazione tipica dell’artrite reumatoide, e come viene diagnosticata la malattia? L’insorgenza dell’artrite reumatoide può avvenire a qualsiasi età, anche se presenta un picco tra i 30 ed i 50 anni. Sono esposti ad un rischio più elevato le donne, i fumatori, nonché i soggetti con una storia familiare positiva. I pazienti riferiscono tipicamente dolore e ri- gidità a livello di diverse articolazioni, e più fre- quentemente a livello di polsi, articolazioni interfa- langee prossimali, articolazioni metacarpo-falangee. Le articolazioni interfalangee distali e la colonna lom- bare non vengono solitamente interessate. Una rigi- dità articolare mattutina di durata superiore ad un’ora suggerisce un’eziologia inþammatoria. I pazienti pos- sono riferire anche sintomi sistemici di aüatica- mento precoce, calo ponderale, anemia. Possono essere visibili tumefazioni attribuibili a sinovite (Figura 1 5 ); la palpazione delle articolazioni interessate può a volte evidenziare un lieve inspessimento sinoviale. La raccolta anamnestica e l’esame obiettivo sono utili per diüerenziare l’artrite inþammatoria dell’artrite reumatoide da altre eziologie, come lupus eritematoso sistemico, sclerosi sistemica, artropatia psoriasica, sar- coidosi, artropatie da deposizione di cristalli, spon- Cosa c’è di nuovo sull’argomento Artrite Reumatoide Le linee-guida pubblicate nel 2015 da American College of Rheumatology confermano l’indicazione al metotrexate come trattamento di prima scelta dell’artrite reumatoide, in assenza di controindicazioni (es. frequente assunzione di alcool, epatopatie pre-esistenti) In uno studio randomizzato riguardante pazienti in remis- sione clinica da almeno 6 mesi, e in trattamento con do- saggi stabili di farmaci antireumatici volti a modiûcare il decorso della malattia ( disease-modifying anti-rheumatic drugs , DMARD), l’84% dei pazienti che hanno continuato il trat- tamento con DMARD ha mantenuto la remissione a 12 mesi, rispetto al 61% riscontrato tra i pazienti che hanno ridotto del 50% il dosaggio di DMARD, e al 48% tra i pa- zienti che hanno interrotto la somministrazione dei farmaci

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