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La profilassi della cefalea emicranica HIEN HA, ANNIKA GONZALEZ, Christus Santa Rosa Family Medicine Residency Program Texas (USA) L’emicrania rappresenta un signiþcativo fardello sia per la salute dei pazienti sia in termini economici. Circa il 38% dei pazienti con emicrania episodica trarrebbe beneþcio da un trattamento preventivo, ma meno del 13% di essi assume farmaci a scopo proþlattico. La prevenzione esercitata mediante la somministrazione di farmaci riduce la frequenza e la gravità dell’emicrania, nonché lo stress associato al disturbo. Un trattamento preventivo è anche in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti e di prevenire la progressione a emicrania cronica. Le indicazioni alla somministrazione di farmaci a scopo preventivo comprendono la presenza di 4 o più episodi di emicrania al mese, di 8 o più giorni di emicrania al mese, la presenza di sintomi invalidanti o di sintomi che determinano un eccessivo uso di farmaci. Utili strategie preventive comprendono l’identiþcazione ed il tratta- mento di fattori scatenanti di tipo ambientale, alimentare e comportamentale. I farmaci di prima scelta, di di- mostrata eýcacia in base ad evidenze cliniche, comprendono divalproex, topiramato, metoprololo, proprano- lolo e timololo. Farmaci come amitriptilina, venlafaxina, atenololo, e nadololo possiedono probabilmente an- ch’essi un’eýcacia, ma vanno considerati farmaci di seconda scelta. Esistono invece scarse evidenze in favore di nebivololo, bisoprololo, pindololo, carbamazepina, gabapentina, ÿuoxetina, nicardipina, verapamil, nimo- dipina, nifedipina, lisinopril, candesartan. Acebutololo, oxcarbaxepina, lamotrigina e telmisartan sono ineý- caci. Alcuni nuovi farmaci hanno come bersaglio la trasmissione del dolore mediata dal peptide associato al gene della calcitonina, ed hanno recentemente ricevuto l’autorizzazione da parte della Food and Drug Administra- tion degli Stati Uniti; per tali farmaci sono tuttavia necessari ulteriori studi, riguardanti in particolare l’eýca- cia e gli eüetti collaterali nel lungo periodo. Trattamenti complementari come farfaraccio, partenio, magnesio, riboÿavina sono probabilmente eýcaci. Altri interventi preventivi di dimostrata eýcacia comprendono ap- procci non-farmacologici, come l’allenamento al rilassamento, il biofeedback termico associato all’allenamento al rilassamento, il feedback elettromiograþco, la terapia cognitiva comportamentale. ( Am Fam Physician . 2019; 99 (1): 17-24. Copyright © 2019 American Academy of Family Physicians ). L a natura invalidante della cefalea emicranica è responsabile di frequenti visite ambulato- riali o in pronto soccorso, e può rappresen- tare un signiþcativo fardello sia a livello sanitario sia a livello economico. La cefalea rientra infatti tra le 5 più frequenti cause di visite in reparti di pronto soccorso, e tra le 20 più frequenti cause di visite me- diche a livello ambulatoriale. 1 La prevalenza del- l’emicrania viene stimata essere pari al 16%; la con- dizione è più prevalente tra le donne, con un rap- porto donne:uomini di 3:1. 1 Circa il 38% dei pa- zienti con cefalea emicranica trarrebbe beneþcio da interventi di tipo proþlattico, che vengono tutta- via condotti solo nel 3-13% dei pazienti. 2 L’emicrania si distingue dagli altri tipi di cefalea in base ai seguenti attributi: durata compresa tra 4 e 72 ore; localizzazione monolaterale; caratteristica pulsante; intensità tra moderata e grave; aggrava- mento in seguito ad attività þsica; associazione a nausea, vomito, fonofobia o fotofobia. I sintomi della cefalea emicranica possono essere preceduti da un’aura. 3 L’emicrania episodica e l’emicrania cro- nica fanno parte dello spettro dei disturbi emicra- nici, ma rappresentano entità cliniche distinte 4 (Ta- bella1 3,4 ). L’emicrania cronica è meno frequente (1- 5% dei pazienti con emicrania), e viene deþnita tale in base alla presenza di almeno 15 episodi di emi- crania al mese per almeno 3 mesi. 3 Il trattamento dell’emicrania cronica si basa su evidenze cliniche insuýcienti, e la condizione è associata ad una qua- lità di vita scarsa. 4 Il trattamento preventivo del- l’emicrania episodica è in grado di ridurre frequenza e gravità degli attacchi emicranici, nonché di pre- venire la progressione a emicrania cronica. Identificazione e trattamento dei fattori scatenanti I fattori scatenanti l’emicrania sono speciþci per il singolo paziente. La raccolta di un diario può es- sere utile per aiutare il paziente nell’individuare de- terminati fattori scatenanti, per il monitoraggio del numero di giorni in cui è presente l’emicrania, per il monitoraggio delle risposte al trattamento. I fattori scatenanti più comuni comprendono ritardi o il salto di un pasto, mestruazioni, stress, modiþ- cazioni delle condizioni atmosferiche, l’assunzione di alcool, determinati odori. Frequenti fattori sca- tenanti di tipo alimentare comprendono ciocco- lato, formaggi freschi, vino rosso, dolciþcanti ar- tiþciali e additivi come il glutammato monoso- dico. 5,6 La caüeina può essere utile nell’alleviare il 31 - settembre 2019 - Minuti

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