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20 - settembre 2019 - Minuti diagnosi deþnitiva è possibile con l’ecograþa. 10 Uno studio di piccole dimensioni ha messo a confronto l’esame obiettivo e l’ecograþa, evidenziando che una storia tipica ed il dolore al test di accovacciamento su una gamba possiedono ciascuno, per la tendino- patia rotulea, un “rapporto di probabilità positivo” ( positive likelihood ratio , LR+) di 4, ed un rapporto di probabilità negativo (LR-) di 0,5. 11 Il trattamento è in genere di tipo conservativo, e com- prende l’esecuzione di esercizi eccentrici (Tabella 2). 12- 18 Gli esercizi vanno condotti su una panca inclinata, e devono essere tali da causare un certo dolore. 12 L’ap- plicazione di cerotti ( taping ) rotulei e la terapia con onde d’urto non rappresentano invece trattamenti eýcaci. 13 L’intervento chirurgico può essere preso in considerazione nei pazienti in cui i sintomi non presentano un miglioramento entro 3 mesi (ciò può avvenire in una percentuale pari þno al 10%dei pazienti). 19 I dati riguardanti l’eýcacia dell’intervento chirurgico sono limitati, anche se una recente re- view sistematica ha descritto un signiþcativomiglio- ramento sintomatologico. 20 Sindrome da dolore femoro-rotuleo La sindrome da dolore femoro-rotuleo è caratteriz- zata da dolore localizzato anteriormente a livello del ginocchio, spesso dietro la rotula. Il dolore si aggrava in seguito ad attività che sottopongono a sollecita- zione meccaniche l’articolazione femoro-rotulea (ad esempio salire o scendere le scale, movimenti di accovacciamento, correre). I pazienti possono riferire una sensazione di instabilità o crepitii articolari. Un versamento o una storia di traumi rendono la dia- gnosi meno probabile. 21 Secondo uno studio di pic- cole dimensioni, la comparsa di dolore con movi- menti di accovacciamento, inginocchiamento, o di contrazioni del quadricipite contro resistenza sugge- risce una sindrome da dolore femoro-rotuleo; la pre- senza di due qualsiasi tra tali reperti possiederebbe un valore LR+ di 4, mentre l’assenza di dolore durante l’accovacciamento avrebbe un valore LR- di 0,2. 22 La Tabella 3 riporta i segni ed i sintomi che diüerenziano la tendinopatia rotulea dalla sindrome da dolore fe- moro-rotuleo. 11,22 L’esercizio rappresenta il pilastro del trattamento con- servativo della sindrome da dolore femoro-rotuleo. Secondo una review sistematica il trattamento più eýcace prevede 6 settimane di esercizi condotti ogni giorno, volti a migliorare la ÿessibilità ed a raüor- zare arti inferiori e tronco. 23 Il taping del ginocchio volto a ridurre la pressione laterale (“ taping diMcCon- nell”), bendaggi sotto-rotulei, tutori del ginocchio e la somministrazione di ultrasuoni non hanno evi- denziato eüetti beneþci. 24,25 Uno studio randomiz- zato e controllatononha descritto signiþcative diüerenze nei casi in cui al programma di esercizi da condurre a livello domiciliare veniva associata un’artroscopia. 26 I farmaci anti-inþammatori non-steroidei ottengono un sollievo del dolore di breve periodo, ma a distanza di 3mesi non vengono descritti eüetti beneþci supe- riori a quanto descritto in pazienti trattati con pla- cebo. 27 Sindrome della banda ileo-tibiale La sindrome della banda ileo-tibiale causa un do- lore localizzato lateralmente a livello del ginocchio, attribuibile al “conÿittomeccanico” tra la banda ileo- tibiale ed il condilo femorale quando il ginocchio è in una posizione di ÿessione di 20-30°. 28 Il dolore è localizzato circa 2 cm prossimalmente alla rima arti- colare laterale, si aggrava con la corsa, e si può asso- ciare ad una sensazione di crepitio. 29 In una fase ini- ziale il dolore insorge dopo un certo tempo dall’ini- zio della corsa, ma con l’aggravamento della sindrome il dolore puòmanifestarsi più precocemente, o addi- rittura a riposo. 30 Il test di compressione di Noble è diagnostico, anche se l’accuratezza dell’esame non è nota. Per eseguire il test viene esercitata una pressione sulla banda ileo-tibiale, 2 cm prossimalmente rispetto al- l’epicondilo femorale laterale, ed il ginocchio viene ÿesso passivamente da 0° a 60° (Figura 2). Il test ri- sulta positivo se il paziente riferisce la comparsa del dolore tipico in corrispondenza ad un angolo di ÿes- sione di 30°. 31 Il trattamento prevede primariamente esercizi volti a raüorzare gli abduttori dell’anca, ed a migliorare la ÿessibilità degli ischio-crurali e della banda ileo-tibiale. 29 L’associazione di farmaci anti-in- þammatori non-steroidei e di esercizi di stretching è più eýcace rispetto alla somministrazione di placebo più stretching . 32 Uno studio di piccole dimensioni condotto su corri- dori ha valutato gli eüetti di iniezioni di corticoste- roidi, evidenziando una diminuzione del dolore durante la corsa 7-14 giorni dopo l’iniezione. 33 La te- rapia chirurgica è un’opzione che sta diventando sem- pre più comune quando il trattamento conservativo fallisce; le evidenze disponibili su questo approccio sono tuttavia limitate a serie di casi clinici. 29 Lesioni al piede e alla caviglia Distorsioni di caviglia Le distorsioni di caviglia sono frequenti nei corridori. Le lesioni sono in genere il risultato di movimenti di inversione del piede, che danneggiano uno o più di uno dei legamenti laterali dell’articolazione. La va- lutazione del paziente deve escludere la presenza di
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