235

11 - novembre 2018 - Minuti collaterali non hanno þnora consentito di deþnire la superiorità di un approccio rispetto all’altro. La maggiore esperienza chirurgica dell’operatore ri- sulta associata ad outcome di maggiore successo, in- dipendentemente dalla procedura utilizzata. 28 Ri- spetto ai pazienti sottoposti a sorveglianza, i pazienti sottoposti a prostatectomia radicale hanno mi- nori probabilità di progressione a malattia meta- statica (metastasi ossee, viscerali, linfonodali agli esami di imaging , oppure livelli di PSA superiori a 100 ng/mL [100 mg/L]), mentre tra i due tratta- menti non sono state descritte diûerenze in termini di mortalità speciþca per la neoplasia. 24 I pazienti sottoposti a prostatectomia radicale sviluppano più frequentemente, rispetto ai pazienti sottoposti a ra- dioterapia, problemi di incontinenza urinaria op- pure problemi nell’ottenere e mantenere l’erezione. 25 La terapia chirurgica risulta associata anche a un ri- schio di sviluppare infertilità, ed a tale proposito i pazienti vanno informati delle possibilità oûerte dalle banche dello sperma. Altri possibili eûetti col- laterali della terapia chirurgica comprendono er- nie, cicatrici uretrali, lievi diminuzioni della lun- ghezza del pene. Radioterapia La radioterapia a fasci esterni viene in genere con- dotta nell’arco di 8-9 settimane, ed ha l’obiettivo di eradicare il carcinoma prostatico localizzato prima che si diûonda o metastatizzi. Anche se la radiote- rapia risparmia al paziente gli eûetti collaterali iniziali della terapia chirurgica, in caso di recidiva dopo una radioterapia a fasci esterni l’intervento chirurgico risulta più diücoltoso. La radioterapia tradizionale bidimensionale è stata sostituita dalla radioterapia conformazionale tridimensionale, che focalizza i raggi e riduce gli eûetti tossici sui tessuti sani che circondano la neoplasia. La radioterapia conformazionale tridimensionale, inoltre, ha por- tato allo sviluppo della radioterapia con modula- zione di intensità, in grado di somministrare dosi di radiazioni molto più elevate. La quantità di ra- diazioni somministrate in una determinata area- bersaglio rappresenta un fattore di importanza cri- tica per la prevenzione delle recidive e per miglio- rare gli outcome nel lungo periodo. 29 Nei pazienti con carcinoma della prostata a rischio basso o molto basso è possibile utilizzare, come mo- noterapia, una brachiterapia con impianti di iodio 123 o palladio 103. Tale approccio è indicato nei pazienti a basso rischio in quanto è in grado di con- trollare lo sviluppo della neoplasia altrettanto eü- cacemente della prostatectomia radicale o della ra- dioterapia a fasci esterni, ma con minori rischi di incontinenza urinaria e di disfunzione erettile. Nei pazienti con carcinoma della prostata a rischio in- termedio la brachiterapia può essere utilizzata da sola, in pazienti selezionati, oppure in associazione alla radioterapia a fasci esterni. 15 La tossicità gastrointestinale a lungo termine è mi- nore nei pazienti sottoposti a brachiterapia rispetto a quanto descritto in pazienti trattati con radiote- rapia a fasci esterni. 26 L’inserimento degli impianti può essere diücoltoso nei pazienti con ostruzione dell’eýusso vescicale, nei pazienti con prostata molto grossa o molto piccola, oppure in pazienti sotto- posti a precedenti interventi di chirurgia prostatica. La radioterapia a fasci esterni e la brachiterapia pos- sono causare perdita di fertilità, cicatrici uretrali, disfunzione erettile. 25 I pazienti sottoposti a radio- terapia presentano con maggiore frequenza, rispetto ai pazienti sottoposti all’intervento chirurgico, eûetti collaterali gastrointestinali, come diarrea, feci sanguinolente, incontinenza fecale, dolore rettale. Rispetto alla chirurgia, inþne, la radioterapia au- menta anche il rischio di sviluppare carcinomi della Tabella 1A Indice delle patologie associate secondo Charlson, de- ÿnito in base a quanto riferito dal paziente La condizione patologica ha li- mitato le vostre attività, e necessi- tate di farmaci su prescrizione? Quali problemi medici avete presentato? Sì No Artrosi Dolore toracico Pneumopatie croniche Depressione Diabete mellito Attacchi cardiaci Scompenso cardiaco Ipertensione Patologie inûammatorie intestinali Patologie epatiche Ictus Ulcere Nota: Patologie inÿammatorie intestinali, patologie epatiche, ul- cere e ictus vengono considerate una malattia indipendentemente dalla loro gravità. Le restanti condizioni patologiche vengono considerate una malattia solo se limitano le attività del paziente o richiedono l’assunzione di farmaci su prescrizione. Modiÿcata su autorizzazione da: Mohan R, Schellhammer PF. Treatment options for localized prostate cancer. Am Fam Physician . 2011; 84 (4): 416, con ulteriori informazioni trat- te dalla referenza bibliograÿca 15

RkJQdWJsaXNoZXIy MTkxMjE=