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21 - novembre 2018 - Minuti migliore, ad un follow-up condotto dopo 5 anni, ri- spetto a pazienti nei quali il trattamento era stato iniziato con un ritardo di 8 mesi. 20 Secondo uno studio osservazionale più recente, pazienti con una durata mediana dell’artrite reumatoide pari a 3 mesi prima di iniziare il trattamento con DMARD pre- sentano un punteggio più basso di valutazione del- l’attività della malattia, e minori danni radiologici dell’articolazione, rispetto a pazienti con durata me- diana della malattia pari a 12 mesi. 21 Studi di co- orte di grosse dimensioni hanno dimostrato che pa- zienti con sintomi presenti da meno di 12 settimane prima di iniziare il trattamento presentano una pro- babilità quasi doppia (18,5%) di ottenere una re- missione senza farmaci rispetto a quanto osservato in pazienti con malattia presente da più tempo (10,5%). 22 Dati raccolti presso diversi centri in Fran- cia ed in Olanda, nei quali il trattamento dell’ar- trite reumatoide era avvenuto in fase precoce, in- dicano che, ad un follow-up a 5 anni, percentuali comprese tra il 5,4% e l’11,5% dei pazienti erano in remissione pur avendo interrotto l’assunzione di DMARD. 23 In tali pazienti il trattamento era ini- ziato dopo un periodo mediano pari a 18-21 set- timane dall’insorgenza dei sintomi. Dati di fol- low-up a 10 anni derivanti da studi clinici dimo- strano che la strategia treat-to-target (trattare pun- tando all’obiettivo di ottenere la remissione) è eü- cace nel preservare il livello funzionale del paziente e nel limitare la progressione del danno articolare. 24,25 Quale impatto hanno le patologie associate sul trattamento dell’artrite reumatoide? I pazienti con artrite reumatoide possono essere aüetti da altre patologie o alterazioni, che vanno prese in con- siderazione nell’impostazione del trattamento. Ame- rican College of Rheumathology consiglia, prima di iniziare il trattamento dell’artrite reumatoide, l’ese- cuzione di esami di screening per la tubercolosi la- tente e per le infezioni da virus dell’epatite B e C. 16 La questione è rilevante, in quanto l’immunodepressione può riattivare infezioni, ma anche in quanto la pre- senza di infezioni croniche può determinare risultati falso-positivi agli esami anticorpali per il fattore Tabella 1. Manifestazioni extra-articolari dell’artrite reumatoide Manifestazione Caratteristiche Cardiache Aterosclerosi accelerata Pericardite Principale causa di morte nei pazienti con artrite reumatoide Presente all’esame autoptico nel 30-50% dei pazienti con artrite reumatoide, causa rara- mente tamponamento cardiaco Oculari Episclerite/sclerite Cheratocongiuntivite secca Cheratite ulcerativa periferica Arrossamento oculare acuto e doloroso; compare in meno dell’1% dei pazienti con artrite reumatoide Sindrome di Sjögren secondaria, può associarsi a secchezza delle fauci Sclerite di maggiore gravità, se non viene trattata può perforare la camera anteriore dell’occhio Ematologiche Amiloidosi Sindrome di Felty Causata da inûammazione cronica Splenomegalia, neutropenia, trombocitopenia Sistema nervoso Mielopatia cervicale Neuropatia Causata da sublussazione C1-C2, visibile all’esame radiograûco in üessione-estensione Tunnel carpale, mononeurite multipla Polmonari Sindrome di Caplan Pneumopatia interstiziale Versamenti pleurici Noduli polmonari Noduli e pneumoconiosi (es. in minatori) Può ricordare una bronchiolite obliterante con polmonite in fase di organizzazione, ûbrosi polmonare idiopatica, il paziente può presentare anche ipertensione polmonare Versamenti essudativi con livelli di glucosio marcatamente bassi Possono essere asintomatici Cute Noduli reumatoidi Vasculite Consistenza dura o gommosa, localizzati in aree sottoposte a pressione meccanica (es. olecrano) Prognosi più scarsa, aumento della mortalità, rara ma si manifesta in associazione ad artri- te reumatoide grave (es. erosiva, deformante e sieropositiva) Modiÿcata su autorizzazione da: Wasserman AM. Diagnosis and management of rheumatoid arthritis. Am Fam Physician . 2011; 84 (11): 1246

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